Monday, July 11, 2011

Mail con Chiamparino (VI)


(((Questa una risposta a questa mail. La conversazione inizia qua.)))

Invidio la Sua fiducia sugli "argomenti"  degli esperti. Sara' perche' ho avuto modo di conoscere non pochi esperti che hanno adattato i loro argomenti alle domande politiche del momento. D'altra parte Lei e' cosi' convinto che le scelte davvero fondamentali per la storia dei popoli siano state fatte  facendo prevalere la logica? Ho qualche dubbio ma il discorso sarebbe troppo lungo.
Inoltre, quello non e' un collegamento con la Francia, ma con l'Europa, ed in particolare con alcune delle aree europee piu' industrializzate.
cordiali saluti
Sergio Ch.

12 comments:

ulib said...

Invidio la Sua fiducia sugli "argomenti" degli esperti. Sara' perche' ho avuto modo di conoscere non pochi esperti che hanno adattato i loro argomenti alle domande politiche del momento.

A parte che, vista la posizione presa da quasi tutti gli esponenti di quasi tutti i partiti, le "domande politiche" dovrebbero essere se mai a favore della TAV, e non contro.

Ma soprattutto, il paper dell'Istituto Bruno Leoni e' stato pubblicato da chi non ha avuto certo riserve a schierarsi ad esempio a favore della privatizzazione dell'acqua (posizione che per inciso mi trova d'accordo al 100%), in palese controtendenza rispetto all'opinione pubblica (e anche politica) del momento.

Il curriculum e la reputazione internazionale sia di chi ha scritto quel paper che di chi l'ha pubblicato meriterebbero francamente una risposta migliore.
Ovviamente non dico che deve essere per forza Chiamparino a darla, ma e' sconcertante che nessuno finora si sia preso la briga (o sia stato in grado) di rispondere alle conclusioni di quello studio.


Questa frase e' poi quasi incommentabile:
D'altra parte Lei e' cosi' convinto che le scelte davvero fondamentali per la storia dei popoli siano state fatte facendo prevalere la logica?

Il povero Aristotele si sta rivoltando nella tomba... Mi rincresce persino dirlo, ma questa e' una bestialita' sconcertante.

La logica, e la ragione, sono manifestamente l'unico strumento che abbiamo per risolvere i problemi e per compiere le scelte migliori, qualunque sia il nostro obiettivo.

Se non riconosciamo che la logica deve prevalere quando facciamo le nostre scelte (e se si tratta di scelte fondamentali, ancora peggio!), allora abbiamo un problema di gran lunga piu' devastante dello sperpero di denaro pubblico della TAV in Val Susa.

tersite said...

Il tunnel della manica sta trasformando la storia d'Europa, mai come oggi Berlino, Parigi e Londra sono state vicine dopo secoli di guerre. I tunnel sottomarini o di base sono il futuro delle ferrovie dal Giappone alla Cina. Anche nelle Alpi. Al Brennero usano i pedaggi autostradali per costruire un tunnel ferroviario di base che sposti traffico dalla gomma alla ferrovia, restituendo all'Austria la possibilità di limitare i tir, dilaganti in Italia, al cui contingentamento aveva dovuto rinunciare, su pressione italiana, per entrare in Europa. Gli svizzeri hanno già scavato un tunnel da 57 km (senza che avvenisse nulla di ciò che gli "esperti" no tav paventano) e si apprestano a completarne altri due. Di recente un referendum chiedeva loro, vista la crisi che riduce traffici e risorse, di rimandare i tunnel per fare subito il raddoppio autostradale del Gottardo. Hanno detto NO, vogliono il tav.. Il Presidente della Regione Valle d'Aosta ha recentemente ribadito il suo no al raddoppio del Bianco. Nel frattempo a Bardonecchia, una società in teoria pubblica ma nei fatti controllata da un privato, sta scavando 13 km di tunnel per 12 metri di diametro, assegnando i lavori al socio privato, e trasportando lo smarino su camion per tutta la valle.Gli unici che paiono lamentarsene sono gli ambientalisti francesi che sono invece entusiasti del tav Torino Lione. A me sembra folle che in una valle nella quale si bloccano le trivelle per strada minacciando autisti e ditte, nessuno sene accorga. Anzi Perino, dice che si può fare. Plano lo sponsorizza da sempre. Capisco i liberisti come Ramella o Ponti che pensano che l'alta velocità Europea sia su strade e aerei con poche regole, seguendo il modello dell'america di Bush, non quella di Obama che punta sul Tav. Però mi chiedo se svizzeri, austriaci, francesi ed ambientalisti di mezzo mondo siano tutti impazziti e i 20 sindaci della bassa valle siano gli unici ad aver le idee chiare. Sono valligiano, li ho votati, e sarei disposto a credergli. Però se guardo la mia valle devastata dal susseguirsi di capannoni, villette, cavalcavia, e centri commerciali senza alcun criterio, e penso alla vicina Francia, all'Austria o alla Svizzera mi assale il dubbio.
Chi sono i "tecnici" no tav? Tartaglia? Era contrario anche alla metropolitana di Torino, pensava bastassero nuovi tram. Mercalli? Ha previsto il 2011 come l'anno più asciutto e caldo, abbiamo invece perso 1 grado. Cancelli? Si fece pagare dalla Sitaf per studiare i venti e giustificò così la costruzione di 15 km di inutili gallerie e camini al Cels. Claudio Giorno? Dirigente autostradale da sempre sostiene che i Tir inquinano meno dei treni! La Fiom che negli anni 60 snobbò l'elettronica di Olivetti, negli anni 80 disse che il futuro dell'auto era al Lingotto e che Mirafiori avrebbe presto chiuso?
Il vero problema è che in un paese che ha paura del futuro abbiamo sbagliato la comunicazione, i nomi. Tav, tunnel di base, fanno paura. Se avessimo parlato di "terzo valico" o di "variante di valico" le cose sarebbero andate diversamente.Cercate su Internet "gallerie appennino", troverete decine di denunce sul tav, pare che quelle gallerie strette e dritte abbiano fatto un disastro. Negli stessi luoghi Autostrade scava buchi da 4 corsie...
Nei supermercati si comprano solo biscotti e formaggi fotografati nella paglia, in ambienti "vecchi". Lo stesso vale per gli esperti: il PCI scelse per creare la cultura ambientalista Tullio Regge, che riaprì la storia della fisica, e che oggi in valle di Susa dovrebbe essere scortato dall'esercito. In TV c'è Mercalli, che ha un papillion che fa tanto antico...

ulib said...
This comment has been removed by the author.
ulib said...

Vedo un lungo commento a nome "tersite", saranno circa 60 righe. Le prime 3 (il buon giorno si vede dal mattino...) contengono la seguente colossale idiozia:

"Il tunnel della manica sta trasformando la storia d'Europa, mai come oggi Berlino, Parigi e Londra sono state vicine dopo secoli di guerre."

Un viaggio in treno da Londra a Berlino costa almeno 50 Euro, e dura circa 10 ore.
Un volo da Londra a Berlino costa 25 Euro, e dura un'ora e mezza.

Inoltre, il tunnel sotto la manica (Channel Tunnel) e' quanto di piu' appropriato a chiunque voglia ben illustrare il concetto di investimento disastroso.
Grazie alla lungimiranza - e al liberismo, tanto inviso al nostro "tersite" - della grande Margaret Thatcher, questo costo se lo sono sobbarcati alcuni incauti investitori privati, piuttosto che i contribuenti inglesi.

Tutte le analisi costi/benefici che ho trovato riguardo il progetto Channel Tunnel (analisi che sicuramente appariranno aride, a chi invece preferisce fare il "romantico" con i denari degli altri) puntano chiaramente al fatto che, con il senno di poi, e' stato un investimento che non si doveva fare.


Magari prima di leggere le successive 57 righe aspetto che il loro autore le depuri dalle ulteriori stupidaggini, mostrando un po' piu' di rispetto per chi incidentalmente si trova a leggere.
Grazie

tersite said...

Il movimento che si oppone al tav è composto di gente, pochina, ma delle più diverse estrazioni, che usa pochi deboli argomenti ma in forte contraddizione tra loro.
Rivendicano l'egoismo del "padroni a casa nostra" con i ragionamenti liberisti di chi vuole privatizzare i servizi pubblici; però si oppongo al tav in nome dei "beni comuni".
In comune hanno solo il fatto di essere una minoranza intollerante e che legge solo le prime 3 righe pretendendo di imporsi su tutti gli altri considerati babbei o disonesti che, al soldo della mafia, vogliono distruggere l'ambiente ed affossare i conti pubblici.
Se gli argomenti contro il tav sono così forti perché non hanno convinto i cugini d'oltralpe? Possibile che neanche un sindaco del versante francese abbia la stessa sensibilità ambientale o economica dei 20 tra Gravere ed Avigliana?
Io ho letto tutto ciò che c'era da leggere e senza fermarmi alle prime tre righe e rimango dell'idea che il tav si debba fare.
Nello studio citato affermano che il traforo autostradale del Frejus sarebbe saturo al 35%, ma non parlano delle code che si formano, e non dicono che, senza raddoppio e rispettando le norme di sicurezza, la coda c'è quasi ogni giorno, perché i tir non si distribuiscono, come i treni, con gli orari degli economisti ma secondo i ritmi dell'uomo, e perché i motori dei camion saturano di gas il tunnel con una certa facilità.
Dopo aver sforbiciato anche sulle politiche di trasferimento da gomma a ferro su cui puntano tutti i paesi europei, e spiegato che i binari esistenti possono far passare moltissimi rumorosi treni radenti le case infischiandosene dei rischi incidenti come a Livorno, arrivano a prevedere comunque la saturazione nel 2050.
Con queste premesse quella data rende evidente che, per un'opera di tale portata, siamo già in ritardo.
Qualche anno addietro nell'armamentario dell'agit-prop no tav vi era anche l'amianto, l'uranio e l'impossibilità di scavare un tunnel di base molto lungo. Argomenti venuti meno con la scelta di appoggiare lo scavo nella stessa montagna per il raddoppio autostradale e con il buco da 57 Km scavato dagli svizzeri, che evidentemente leggono anche loro solo le prime tre righe, al Gottardo. Agli autonomi di Askatasuna, ai "Grilli" liguri, e al vecchio DC Bonsignore rimangono, ironia della sorte, solo gli argomenti stiraccchiati dell'Istituto Bruno Leoni che consiglierebbero di aspettare un paio di decenni.
Con tutto il rispetto mi sembra davvero pochino.

tersite said...

Per chi non si ferma alle prime tre righe, ecco le ragioni liberali del SI.

http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=5379
http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=5025

ulib said...

Vedo che "tersite" e' ben lontano dall'ammettere di aver detto una sciocchezza epica. Peccato...
Mi dispiace, ma il materiale su internet e' molto, e bisogna per forza scegliere cosa leggere: quando uno si presenta con strafalcioni del genere, purtroppo per lui, fa molto presto a qualificare la propria competenza.

Faccio anche notare che l'Istituto Bruno Leoni ha dato spazio a diverse voci sull'argomento TAV in Val Susa (anche alcune per il SI) ma la posizione dell'Istituto, come si evince chiaramente dal link seguente, e' quella che alla fine della fiera e' supportata dagli argomenti di gran lunga piu' forti.
Che sono ovviamente per il NO.


http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=10424

tersite said...

Contro il tav non esistono molti documenti, sono sempre i soliti.
Condivido molte posizioni dell'Istituto Bruno Leoni (ho votato tre no) ma non quella sul tav. I dati sono condizionati dal classico furore e dalla sicumera ideologica che, vivendo in valle di Susa, ho imparato a riconoscere.
Comunque sulla base di quegli argomenti si smonta tutta la poltica dei trasporti europea e si prosegue sulla via italiana di un sistema antiecologico e perennemente in emergenza.
E per dimostrare che Bonsignore è meglio della Svizzera di studi come quello ne dovrei vedere 100 e un poco più obbiettivi ed argomentati.
Forse basterebbe leggere cosa dice l'unione sui Ten... ma certo che leggendo solo le prime tre righe dei primi risultati di google no si va lontano... e si rischiano abbagli come quello sull'Eurotunnel.

ulib said...

A favore del TAV in Val Susa ne basterebbe uno di studio, che sia argomentato, basato sui fatti e de-ideologizzato come questo:
http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?ID=5011&level1=2166&codice=10

Purtroppo non c'e'.
La cosa e' ancora piu' grave se ci si rende conto che l'onere della prova e' a carico di chi chiede che l'investimento venga fatto, a maggior ragione se si tratta di spendere almeno 20 miliardi di Euro di denaro pubblico!

Qui invece accade esattamente il contrario: gli studi approfonditi, basati sui numeri e sulla logica, non sono per il si ma per il no.


P.S. Continuo ad aspettare che il commentatore "tersite" ritiri la stupidaggine con cui ha iniziato il suo primo commento (ampiamente dimostrata come tale nel mio commento successivo):
"Il tunnel della manica sta trasformando la storia d'Europa, mai come oggi Berlino, Parigi e Londra sono state vicine dopo secoli di guerre."
Io quando dico una castroneria sono abituato ad alzare la manina e ad ammettere di aver sbagliato (sara' che ho le spalle larghe e posso permettermelo), ma so che non tutti sono abituati a farlo. Quindi credo che attendero' invano...

tersite said...

E' bizzarro, ma legittimo, pensare che un solo studio dell'Istituto Bruno Leoni basti a dimostrare l'inutilità di un'opera certificata da decine di analisi e di deliberati dei governi e degli enti locali d'Europa. Tra questi i lavori dell'Osservatorio, cui parteciparono anche i contrari prima di darsela a gambe davanti all'evidenza dei dati. E' evidente a chi non si fermi alle tre righe d'inizio del primo quaderno, e, a ben vedere, anche dello stesso studio citato, visto che il 2050 non è poi così lontano, e che nessuno mi spiega perché altrimenti tutti, compreso Perino e Lele Rizzo, darebbero il via libera al raddoppio autostradale del Frejus in una valle che aspetta, randelli al vento, le trivelle a Chiomonte!
Pensare che basterebbe fare qualche presidio in Francia, creando là una libera repubblica. Certamente il Governo liberale francese si piegherebbe all'evidenza dei fatti e degli argomenti seppellendo definitivamente il tav. Probabilmente smonterebbero anche le linee TGV esistenti e costruirebbero molte pedemontane e aeroporti, come invocato da Marco Ponti, creando un sacco di opportunità lavorative per le imprese edili del meridione d'Italia, notoriamente escluse dalle grandi opere, ma specializzate in infiniti cantieri stradali.
Nel paese dei cervelli in fuga perché tenere tante intelligenze nei 30 km della bassa valle? Vi è un mondo intero, a cominciare da Svizzera e Austria, che sta compromettendo il proprio futuro costruendo ferrovie e rinunciando ai benefici dei nuovi motori euro 5 dell'Iveco di Marchionne!
Ultim'ora: colpiti in testa da una sassaiola della polizia italiana, i governanti delle due sponde della Manica pare siano finiti in coma. Sarebbe apparso loro in sogno Mercalli,una sorta di Cassandra al contrario alle cui previsioni che mai si avverano tutti credono, e li abbia convinti a trasformare l'Eurotunnel in un traforo autostradale!

ulib said...

Lo sforzo umoristico di "tersite", che cerca evidentemente di compensare in qualche modo le manifeste carenze logiche e argomentative, e' da apprezzare (il suo ultimo commento contiene diverse battute, alcune volontarie, molte involontarie...), ma risulta difficile eguagliare la battuta con cui si e' presentato:
"Il tunnel della manica sta trasformando la storia d'Europa, mai come oggi Berlino, Parigi e Londra sono state vicine dopo secoli di guerre."

Ma insomma... anche l'ultimo dei comici sa che non bisogna "bruciare" subito il meglio del repertorio!...
:-D

tersite said...

Vorrei davvero che l'ironia bastasse a rendere meno cruda la farsa di un popolo in armi contro un buco che forse non si farà mai, ma che serve alle genti ed alla natura, mentre a pochi metri i signori del bitume e del nero fumo ne realizzano, in silenzio, uno che contribuirà ad avvelenare la nostra aria e a tenerci schiavi delle mafie di ogni sorta.
Vorrei che qualcuno mi spiegasse perché se il tunnel del Frejus è usato al 35% lo raddoppiano invece di fare il senso alternato, o perché si formano sovente lunghe code. Nessuno ha mai spiegato perché se è vero, come sostengono al Bruno Leoni, che, senza politiche di trasferimento dalla gomma al ferro, la linea storica si saturerà nel 2050, non dovremmo partire oggi e provare, radenti i muri delle case, a inzeppare il triplo dei treni al doppio della velocità sulla linea storica come previsto nelle simulazioni di Tartaglia.
Colui che, anni addietro, decise che a Torino non serviva un buco sotterraneo perché la metropolitana poteva correre sui binari del tram usati solo al 35%. Bastavano i tram e i semafori intelligenti di Fiat!
Avanti a tutto gas fratelli di Sitaf!