Sunday, July 10, 2011

Risposta di Chiamparino (II)

(((Questa è la risposta di Sergio Chiamparino a questa lettera. Vedi anche la mia risposta.)))

Gentile signor Jelle,

Intanto grazie per la lettera. Cerco di rispondere . Prima di tutto all'accusa di non argomentare con valutazioni tecniche. Forse a Lei sfugge che quello di cui si sta' parlando e' il terzo progetto di attraversamento delle Alpi e della Val Susa di cui si discute da quando fu presa dall'Unione Europea e dai Parlamenti nazionali la decisione di costruire il V corridoio.
Il primo prevedeva il passaggio del treno a lato autostrada, il secondo praticamente tutto in galleria sulla sinistra Dora , il terzo e' l'attuale. Tutto ciò ad iniziare da circa almeno 15 anni orsono, per tenere conto delle richieste e delle osservazioni delle amministrazioni della valle. Tanto per cominciare dunque, knon e' vero che non ci sia stato confronto e che non se ne sia tenuto conto. Tutti i dati di natura tecnica sia ambientale sia trasportistica si possono facilmente trovare nei documenti disponibili in tutte le modalita' presso l'Osservatorio .
Mi permetto di aggiungere , che avendo una certa frequentazione storica degli amministratori e dei vari no Tav non posso dire di aver sentito grandi argomentazioni tecniche. Non mi sembra che il "giu' le mani dalla Val Susa" o il " padroni a casa nostra" lo siano.
La questione delle previsioni di tràffico che e' poi l'unica ripetuta, e' inconsistente proprio perche' , a differenza di quel che pensa Lei quando fa' riferimento agli scenari economici futuri, le opere di quella portata si fanno per attrarre attivita' e non per rispondere ad attivita' che gia' ci sono. Basta pensare a quelle che potevano essere le previsioni di traffico fra Italia e Francia nel 1864 per capire che non e' stata certo quella la variabile fondamentale che spinse allora a progettare l'attuale tunnel del Frejus.
Una domanda ingenua che mi faccio poi e' sempre questa:" ma come mai quello che gli svizzeri hanno appena ultimato non si puo' ed e' sbagliato fare in Italia? E , analogamente in Francia con il pieno sostegno tra l'altro di tutta la sinistra ecolo' compresi. L'amianto c'e' la' come sulle nostre Alpi. I flussi di traffico sono piu' intensi solo perche', a conferma di quel che dicevo prima, la' hanno fatto prima le infrastrutture ed hanno spostato flussi di traffico ed investimenti logistici che si sarebbero potuti fare da noi e che si potranno fare se si realizzera' il V corrodoio senza ulteriori rinvii.
Infine, sara' banale, ma stiamo parlando di un treno non di un mostro. Di un treno che adegua la rete ferroviaria europea a quel che sara' il modo di viaggiare in treno nella media e lunga percorrenza nel secolo attuale.
Per ultimo la democrazia. Ho abbastanza esperienza di manifestazioni per sapere come di danno le cifre. Se poi aggiungiamo quelli che con la Val Susa e con Torino non c'entrano e mi risulta fossero abbastanza mi chiedo dove stia questa grande opposizione di cui parla Lei. A meno che non consideri tali i professionisti del boicottaggio quali sono gli esponenti dei vari centri sociali. Francamente una societa' a loro misura non riesco ad immaginarmela. Ma al di la' anche di questo non Le sembra che sia un tantino berlusconiana l'idea che la piazza debba prevalere sulle regole della democrazia attraverso cui si e' deciso ormai 20 anni orsono di fare quest'opera? Così come il nostro pretende che l'essere eletti assolva da qualsiasi dovere di rispondere alle leggi, allo stesso modo non si può pretendere che l'andare in piazza pochi o tanti non importa debba prevalere su qualunque decisione democraticamente assunta.
Cordialmente
Sergio Chiamparino

1 comment:

edoardo.acotto@gmail.com said...

"non Le sembra che sia un tantino berlusconiana l'idea che la piazza debba prevalere sulle regole della democrazia": questa è davvero buona, l'esponente più a destra di tutto il PD insieme a Renzi che dà del berlusconiano a chi scende in piazza? Come minimo quelli come lui hanno perso la trebisonda da molto tempo: il fatto di essere stati comunisti non dovrebbe far loro dimenticare che una procedura lunga e complessa di voti parlamentari senza coinvlgere i valligiani nel processo decisionale tutto può chiamarsi fuorché democrazia (specie se surretiziamente contrapposta all'autoristarismo berlusconiano)